Il 3 ottobre 2017 l’Assemblea della Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la proposta di legge: “Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine anti-persona, di munizioni e sub-munizioni a grappolo”. La norma vieta alle istituzioni finanziarie – nello specifico, a intermediari finanziari e creditizi, a fondazioni e a fondi pensione – di finanziare società che, direttamente o tramite controllate o collegate, sono coinvolte nel mercato delle munizioni a grappolo e delle mine anti-persona.
Il testo della proposta di legge è stato presentato per la prima volta al Senato nel 2010.
Il Forum per la Finanza Sostenibile ha contribuito all’elaborazione del testo del disegno di legge, insieme ad altre organizzazioni e soggetti finanziari.
Inoltre, nel 2015 il Forum ha supportato la petizione lanciata da Campagna Italiana Contro le Mine Onlus, per chiedere al Parlamento di riprendere l’iter di discussione del disegno di legge, che risultava fermo da due anni presso le Commissioni Finanze di Camera e Senato.
Il Consiglio del Forum per la Finanza Sostenibile ha preso visione del progetto di legge 5407 in materia di “Misure per contrastare il finanziamento della produzione, commercio, trasporto e deposito delle mine antipersona, ovvero di munizioni e submunizioni a grappolo”, ne ha condiviso le finalità e gli obiettivi e ne auspica il rapido esame da parte del Parlamento.
Il Consiglio del Forum ritiene che debbano essere adottate misure trasparenti e rigorose per contrastare la diffusione di strumenti quali quelli in parola, il cui utilizzo è fortemente condannato da tutta la comunità internazionale.
Abbiamo avuto notizia della prossima presentazione di un disegno di legge volto a vietare il finanziamento di imprese coinvolte nella produzione o nella commercializzazione di armi controverse.
Il Consiglio del Forum per la Finanza Sostenibile non ha avuto modo di entrare nel merito della proposta e di esprimere un parere articolato su di essa. Nondimeno, credo di interpretare il punto di vista di molte delle organizzazioni associate al Forum salutando con interesse l’iniziativa della senatrice Amati.
