Fondo Mario Negri

Il Fondo di previdenza per i dirigenti di aziende commerciali e di spedizione e trasporto fu costituito con atto del 19 giugno 1956. Nel 1960, alla denominazione iniziale venne affiancato il nome del suo fondatore Mario Negri, primo presidente della Fendac (oggi Manageritalia) e fondatore dell’omonimo istituto di ricerche farmacologiche di Milano.

Il Fondo Mario Negri adotta un approccio che integra i principi ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) nelle proprie strategie di investimento, con l’intento di promuovere la sostenibilità sotto il profilo economico, ambientale e sociale. Tale approccio si concretizza in una selezione rigorosa dei gestori finanziari, che include la valutazione di criteri ESG avanzati, al fine di garantire trasparenza e responsabilità nell’attività di investimento. In linea con i propri valori, il Fondo esclude dall’universo investibile aziende con rating ESG basso o coinvolte in attività controverse, favorendo così uno sviluppo economico etico e sostenibile.

Per l’anno accademico 2025/26, il Fondo ha deliberato l’assegnazione di due borse di studio destinate a tesi di laurea magistrale che esaminino il tema dell’integrazione tra sostenibilità e investitori istituzionali, contribuendo a sviluppare il dibattito e il progresso culturale su tematiche di rilevanza strategica.

Fondo Fon.Te

Fondo Pensione Fon.Te. è un ente di previdenza complementare iscritto all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 123. È il terzo fondo pensione di categoria italiano, con un ANDP oltre i € 5,3 Mld e con 271mila aderenti al 31 dicembre 2023. Il Fondo ha lo scopo di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio, ed è strutturato, secondo una gestione multi-comparto, con linee di investimento differenziate per profili di rischio e rendimento. Le risorse finanziarie del Fondo destinate agli investimenti sono in prevalenza affidate in gestione mediante convenzioni con soggetti gestori abilitati ai sensi della normativa vigente, mentre una parte residuale è allocata su strumenti di investimento illiquidi in gestione diretta. Fon.Te. ha sempre avuto una particolare attenzione ai temi della sostenibilità, e negli ultimi anni l’impegno del Fondo si è fatto sempre più intenso; tra le principali tappe vi sono:

  • luglio – 2021: Fon.Te. diventa Firmatario PRI;
  • gennaio – 2023: Fon.Te. nomina Nummus come suo advisor ESG;
  • 2023: Fon.Te. avvia l’implementazione del proprio portafoglio illiquido con particolare attenzione ai temi ESG;
  • aprile – 2024: Fon.Te. diventa socio del Forum per la Finanza Sostenibile.

 

Già dai primi anni duemila l’implementazione della politica di investimento ha visto l’introduzione di Indici equity improntati ai criteri di sostenibilità nei Benchmark di riferimento dei Gestori, con un connesso significativo incremento degli investimenti Esg nel patrimonio; nel dettaglio gli indici introdotti, afferenti alla gamma Dow Jones Sustainability World rappresentano anche ad oggi una componente rilevante su tutti i Comparti privi di garanzia (crescente con l’aumento della componente azionaria). A nuova testimonianza della volontà di rendere l’impegno per la finanza sostenibile sempre più concreto, nel luglio 2021 il Fondo diventa dunque firmatario dei PRI, procedendo già nel corso del 2023 alle attività di rendicontazione sulle pratiche Esg previste per i firmatari, così da allinearsi fin da subito all’impegno di attuazione dei Principi. Successivamente, sempre nel corso del 2023, Fon.Te. ha selezionato per la prima volta un proprio Advisor specializzato per la Sostenibilità e l’Investimento Responsabile, che cura l’elaborazione di reportistica avanzata per la valutazione e il monitoraggio dei rischi afferenti alla sfera della sostenibilità gravanti sui portafogli d’investimento. Tutti i Gestori di cui il Fondo si avvale per l’amministrazione delle risorse finanziarie dispongono di specifiche politiche ESG interne, che consentono l’integrazione dei suddetti criteri nel processo di investimento. Pertanto l’adozione dei criteri di investimento responsabile da parte del Fondo avviene ad oggi in via indiretta, attraverso l’operato dei gestori delegati (chiamati altresì a fornire periodicamente una rendicontazione dedicata). Le strutture del Fondo svolgono poi un’attività di costante monitoraggio sulla dimensione della sostenibilità degli investimenti, anche attraverso analisi comparate. Altro step importante sviluppato a cavallo tra 2023 e 2024 è connesso ai processi di selezione per nuovi investimenti di ambito illiquido, attraverso un novero consistente di FIA (principalmente con focus Italia): il fattore sostenibilità ha giocato in effetti un ruolo fondamentale, configurandosi come driver qualitativo di scelta. Ciò ha portato ad individuare solo Fondi classificati Art. 8 o 9 secondo il Regolamento europeo SFDR. Ciascun FIA è risultato in effetti dotato di una forte propensione agli investimenti sostenibili, con alcuni caratterizzati da strategie tematiche ad impatto sociale rilevante. Ad aprile 2024 Fon.Te. ha poi finalizzato, dopo diversi anni di già proficua collaborazione, la propria adesione al Forum per la Finanza Sostenibile, che rappresenta un punto di riferimento in Italia per tutti gli investitori istituzionali che vogliono fare dell’approccio Esg un elemento distintivo della propria politica di investimento.

 

Fondo Pensione Crédit Agricole Italia

Il Fondo Pensione Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia è un fondo pensione preesistente, operante in regime di contribuzione definita, finalizzato all’erogazione di una pensione complementare al personale dipendente del Gruppo Bancario stesso, ai sensi del dlgs 252/2005. Dotato di personalità giuridica e registrato nell’Albo COVIP al n. 1645, il Fondo è soggetto autonomo, totalmente distinto dalle Società che ne costituiscono, unitamente alle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, le Fonti Istitutive. Ha la sua sede in Parma, presso il centro direzionale di gruppo, Crédit Agricole Green Life.

 

Fondo Pensione di primario gruppo bancario che ha sempre fatto del mondo agricolo, della sostenibilità ambientale, della mutualità sociale e del buon governo il suo principale obiettivo, sviluppando una forte vicinanza e sinergia con i propri stakeholder. Questi principi orientano l’azione del Fondo e rappresentano la guida per affrontare e gestire le tematiche legate alla previdenza in maniera più attenta e consapevole, collaborando allo sviluppo ed al consolidamento di esperienze positive per la comunità degli aderenti ed essere esempio virtuoso per l’intera società civile di riferimento.

ENPAPI

L’ENPAPI è stato istituito il 24 marzo 1998 con Decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, emanato di concerto con il Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, a seguito del decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, per assicurare la tutela previdenziale obbligatoria in favore degli infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d’infanzia, che esercitano l’attività in forma libero professionale ed è soggetto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero della Giustizia.

 

L’Ente il 26/10/2022 ha introdotto il documento di “Politica di Sostenibilità” nella gestione finanziaria degli investimenti integrando le tematiche ESG nei processi strategici e operativi, con l’obiettivo di migliorare il profilo rischio/rendimento del suo portafoglio e di generare impatti positivi per l’ambiente e le persone nel medio e lungo periodo. ENPAPI ha deciso di impegnarsi in alcune specifiche tematiche, in coerenza con i propri valori identitari e le specificità della categoria professionale infermieristica. Tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU, ne sono stati identificati quattro maggiormente vicini alla mission ed alla sensibilità dei consiglieri di amministrazione, e nello specifico gli obiettivi numero 3 “Salute e benessere”, 4 “Energia pulita e accessibile”, 13 “Lotta contro il cambiamento climatico” e 17 “Pace, giustizia e istituzioni solide”.

Fondo Pensioni del Personale del Gruppo BNL/BNP Paribas Italia

Il Fondo Pensioni del Personale del Gruppo BNL/BNP Paribas Italia è un fondo pensione preesistente, finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio e destinato ai dipendenti delle società dei gruppi BNL e BNP PARIBAS in Italia per i quali operino specifici accordi collettivi, ai sensi dello Statuto e del d.lgs. n. 252/2005. Il Fondo ha sede a Roma, Via degli Aldobrandeschi n. 300 ed è iscritto all’albo tenuto dalla COVIP al n. 1143. Il Fondo è strutturato secondo una gestione Life-cycle che prevede linee di investimento differenziate per profili di rischio e rendimento, in modo tale da assicurare agli aderenti una adeguata possibilità di scelta.

 

In tema di finanza sostenibile e responsabilità sociale d’impresa

Il Fondo Pensioni, ispirandosi ai Valori che quotidianamente guidano le nostre attività e i nostri comportamenti:

  • gestisce responsabilmente le problematiche di carattere sociale ed ecologico, la salvaguardia ambientale, l’efficientamento energetico e l’ottimizzazione delle risorse;
  • rispetta, valorizza e gestisce le esigenze e le aspettative di tutti gli Stakeholder coinvolti, rispettandone opinioni e posizioni;
  • incoraggia con forza un modello di sviluppo alternativo e sostenibile, attraverso investimenti in Finanza sostenibile e a Impatto.

PREVIMODA

PREVIMODA è il fondo pensione complementare a capitalizzazione per i lavoratori dell’industria tessile-abbigliamento, delle calzature, e degli altri settori industriali del sistema moda, volto a garantire, agli associati aventi diritto, prestazioni complementari al sistema obbligatorio pubblico, al fine di assicurare più elevati livelli di copertura previdenziale, ai sensi del D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252. PREVIMODA è iscritto all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 117 ed è stato istituito in attuazione degli accordi tra le parti stipulanti i CCNL dei comparti tessile-abbigliamento, calzaturiero e degli altri settori industriali del sistema moda, avvenuti in data 13 luglio 1998 e successive integrazioni; il fondo non ha scopo di lucro.

 

In veste di Investitore Istituzionale, PREVIMODA ha maturato la volontà di impegnarsi nell’ambito della tutela ambientale, sociale e nel rispetto della Governance. PREVIMODA è consapevole del fatto che l’integrazione strategica degli aspetti ESG insieme a quelli economici e finanziari all’interno dei processi e delle decisioni di investimento è pienamente in linea con le aspettative dei propri aderenti, sempre più attenti al tema della sostenibilità anche presso le aziende, contribuendo ad un futuro più sostenibile per tutti. PREVIMODA, in qualità di investitore a lungo termine, ha intenzione di intraprendere un percorso di sempre maggiore integrazione della sostenibilità nella sua attività di investitore istituzionale.

 

FASDAC

Il FASDAC, organismo no profit istituito nel 1948, è il fondo di assistenza previsto dai CCNL dei dirigenti dei settori Commercio, Terziario, Trasporti, Spedizioni, Alberghi, Logistica e Magazzini Generali. Garantisce ai propri aderenti (oltre 110.000) la copertura di un’ampia categoria di prestazioni sanitarie e socio sanitarie, redistribuendo le contribuzioni degli iscritti in funzione solidaristica (sia all’interno che fra le generazioni) e mutualistica, costituendo un fondo unico a ripartizione, utilizzabile in base alle effettive e concrete esigenze di “salute”.

 

L’Ente riconosce l’importanza di condurre le proprie attività improntandole a una solida etica organizzativa e gestionale e di agire sulla base di criteri di responsabilità sociale e ambientale nel rispetto dei legittimi interessi dei propri stakeholder. Pur non essendo assoggettato ad alcuna normativa specifica di settore in relazione alle tematiche di sostenibilità, FASDAC ne riconosce la significatività e ritiene che integrare nei processi strategici e operativi le tematiche ESG e dotarsi di obiettivi di sostenibilità, sia rilevante per dare piena attuazione alla sua politica di investimento.

Solidarietà Veneto

Solidarietà Veneto è un’associazione senza scopo di lucro che nasce nel 1990 (primo fondo territoriale in Italia) con lo scopo di offrire una pensione complementare a quella erogata dal sistema pubblico. Promosso e amministrato dai rappresentanti dei lavoratori (CISL, UIL) e dei datori di lavoro (Confindustria, Confapi, Confartigianato, CNA, Casartigiani e Federclaai) del Veneto, il Fondo persegue lo scopo sociale, ricercando le migliori condizioni in termini di investimento sui mercati, di costi di gestione e di erogazione delle rendite. Possono associarsi al Fondo i lavoratori dipendenti di tutti i settori dell’industria, della piccola industria e dell’artigianato, gli operai agricoli e florovivaisti, gli imprenditori artigiani e loro collaboratori familiari, i lavoratori atipici e gli interinali, i liberi professionisti, i coltivatori diretti, i familiari a carico degli iscritti e i pensionati di “anzianità”.

 

In tema di finanza sostenibile e responsabilità sociale d’impresa
LA SOSTENIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI. IL PROGETTO ESG. Indubbiamente, negli ultimi anni è forte la coscienza sui cambiamenti climatici e sui suoi disastrosi effetti, da cui è scaturita una domanda: “cosa possiamo fare?”. Il quesito, in qualche modo, ha coinvolto anche la finanza, a cominciare dai fondi pensione, come Solidarietà Veneto. L’obiettivo? Guardare oltre l’ostacolo e costruire un patto per un nuovo risparmio previdenziale che abbracci nella loro interezza i criteri “ESG”. Un diverso approccio che, pragmaticamente, tende a privilegiare i modelli di business sostenibili nel tempo e, dunque, più efficaci rispetto all’obiettivo della redditività nel lungo periodo.

Previndai

Previndai è il fondo pensione dei dirigenti dell’industria, nato per volontà di Confindustria e Federmanager nel 1990, si occupa di garantire ai dirigenti industriali una pensione complementare da affiancare a quella pubblica. Il Fondo è un ente senza scopo di lucro, vigilato dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) ed è il maggiore fondo pensione italiano per patrimonio, con oltre 14 miliardi a fine 2022.

Dal 2021 Previndai ha adottato una Politica di Sostenibilità e Impegno, che prevede, tra le altre cose: filtri di esclusione per la scelta degli investimenti, utilizzo del criterio della Best in class selection; attività di impegno ed esercizio dei diritti di voto finalizzate al miglioramento delle prassi ESG degli emittenti; ESG integration. Le strategie vengono valutate con i gestori delegati per quanto riguarda le loro modalità di attuazione e integrate nelle convenzioni di gestione. Il Fondo monitora la coerenza dell’operato dei gestori con la Politica di Sostenibilità e Impegno del Fondo. Infine, in considerazione del fatto che la gestione delle risorse è in misura rilevante delegata a gestori terzi, i requisiti di sostenibilità sono stati inclusi nei criteri per la selezione dei gestori.

Previdenza Cooperativa

Siamo il fondo pensione delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative e, attraverso i nostri servizi, tutti i soci e i dipendenti di ogni livello possono realizzare concretamente il proprio diritto costituzionale alla previdenza complementare. Forniamo un fondamentale servizio di welfare contrattuale alle cooperative e sostegno economico ai dipendenti, ai soci e alle loro famiglie, riuscendo a garantire condizioni agevolate, grazie alla forza negoziale della nostra unione.

Il fondo è stato costituito nel 2018 su iniziativa di Agci, Confcooperative, Legacoop, Cgil, Cisl e Uil, con l’obiettivo di fornire al mondo cooperativo trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio, ai sensi del D. Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252.

I temi della finanza sostenibile e della responsabilità sociale d’impresa sono per noi fondamentali e sottendono ogni nostra attività: siamo, infatti, un’associazione democratica e inclusiva, siamo orgogliosamente no profit e comunichiamo con trasparenza per garantire che tutti possano agire e prendere decisioni in modo consapevole. In particolare, abbiamo selezionato come prioritari tre obiettivi dell’Agenda 2023 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: parità di genere (n.5), lavoro dignitoso e crescita economica (n.8) e lotta contro il cambiamento climatico (n.13).