SRI Breakfast: I diritti umani nella gestione di portafogli obbligazionari governativi

L’SRI Breakfast è un format proposto dal Forum per la Finanza Sostenibile con l’obiettivo di offrire agli operatori del settore – e, in particolare, alla cosiddetta “SRI community” – un momento di approfondimento dal taglio operativo riguardo a temi specifici dell’analisi ESG, particolarmente innovativi o di forte attualità; è inoltre un momento di scambio e networking, accompagnato dalla condivisione del momento della colazione.
Il primo dei tre appuntamenti promossi dal FFS per il 2014 si è incentrato sul tema dei diritti umani nella valutazione della sostenibilità dei paesi e delle obbligazioni governative. In particolare – a partire dalla metodologia di Petercam – si è cercato di capire come l’integrazione tra analisi finanziaria e analisi di sostenibilità di uno stato, che include tra i vari aspetti anche i diritti politici, la libertà di opinione ed espressione, e l’accesso a beni e servizi fondamentali, possa rappresentare un valore aggiunto nella definizione degli universi di investimento e nella costruzione di un portafoglio, mettendo in luce rischi e opportunità di investimento.

L’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance nell’attività bancaria

L’integrazione di fattori ESG (Environmental, Social and Governance) nell’attività finanziaria rappresenta una tra le molteplici dinamiche oggi in atto nei mercati finanziari europei. Se gli operatori finanziari sono i fautori del processo di integrazione dell’analisi ESG nei sistemi di valutazione del rischio di credito e di investimento, gli investitori e i regolatori sono i principali driver di tale cambiamento.
Il workshop ha offerto ai partecipanti lo spazio per uno scambio informale sulle pratiche esistenti a livello internazionale e nazionale e sulle sfide da affrontare per integrare la sostenibilità nelle attività di credito e di investimento.

Gli investimenti sostenibili e responsabili nella prospettiva del lungo periodo

Il Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con FeBAF, ha proposto nell’ambito del Salone del Risparmio 2014 una conferenza dedicata agli investimenti di lungo periodo.
I concetti di investimento sostenibile e responsabile e di lungo periodo sono evidentemente non coincidenti, ma convergenti. In linea con le politiche europee – volte alla promozione della crescita sostenibile – l’investimento di lungo periodo dovrebbe infatti essere caratterizzato non solo dalla distanza dell’orizzonte temporale di riferimento, ma anche da elementi più qualitativi, legati alle finalità e agli effetti delle attività economiche sottostanti all’investimento, come la valorizzazione del capitale naturale e la partecipazione sociale.
In questo senso, l’analisi degli aspetti ambientali, sociali e di buon governo può diventare uno strumento a favore degli investitori di lungo periodo, catturando  opportunità e rischi, altrimenti sottovalutati.
Per maggiori informazioni e iscrizioni si veda il sito web del Salone del Risparmio 2014.

Impact Investing, la nuova Asset Class per una finanza sostenibile

Il primo programma italiano di studio e approfondimento sul tema dell’impact investing, promosso da Fondazione Lang Italia in collaborazione con Forum per la Finanza Sostenibile e Main Street Partners di Londra.

L’engagement: una nuova sfida per gli investitori istituzionali

Evento di presentazione del manuale “L’engagement. Una strategia di investimento sostenibile e responsabile orientata al cambiamento realizzato dal Gruppo di Lavoro multi-stakeholder promosso nel 2014 dal Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con AXA IM, Dexia AM, Generali Investments Europe, Vontobel e di Vigeo e Société Générale Securities Services.

La sostenibilità delle aziende italiane

Finanza sostenibile, trasparenza e key performance indicator

Climate Change Assicurazione, Finanza e Impresa: le vie del cambiamento

L’economia a misura d’uomo. Approcci ed esperienze di economie in sintonia con lo sviluppo dell’uomo

Social impact bond: la finanza al servizio dell’innovazione sociale?