Aurelio Peccei Lecture 2014: Natura in bancarotta. Perchè rispettare i confini del pianeta

L’edizione 2014 dell’Aurelio Peccei Lecture vedrà la presentazione dell’edizione italiana del Rapporto “Natura in bancarotta. Perchè rispettare i confini del pianeta” di Johan Rockstrom e Anders Wijkman, a cura di Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico di WWF.
La Lecture sarà tenuta dagli autori del volume: Johan Rockstrom, uno degli scienziati più autorevoli sulle tematiche dell’Earth System Science e Global Sustainability, lead author dei paper sui Planetary Boundaries, direttore dello Stockholm Resilience Centre, professore di Environmental Science all’Università di Stoccolma e Anders Wijkman, copresidente del Club di Roma, senior advisor dello Stockholm Environment Institute e a lungo parlamentare europeo e già Policy Director dell’United Nations Development Programme (UNDP).
Il tema della Lecture sarà “La natura in bancarotta”. Il rapporto declina brillantemente le più avanzate conoscenze scientifiche sul cambiamento ambientale globale dovuto all’intervento umano e le basi innovative necessarie per l’impostazione di una nuova economia che metta al centro il valore dei sistemi naturali. Si tratta di un tema attualissimo che è al centro dei programmi sulla Green Economy del WWF e di altre organizzazioni in tutto il mondo ed è oggetto delle discussioni in sede Nazioni Unite per l’elaborazione dei nuovi Sustainable Development Goals (SDGs) che saranno lanciati nel 2015.
L’iniziativa è organizzata da WWF Italia, Club di Roma e Fondazione Aurelio Peccei, in collaborazione con Unicredit.

La partecipazione all’evento è gratuita; si prega di confermare la propria presenza all’indirizzo mail eventi@wwf.it

Gli investimenti sostenibili e responsabili nella prospettiva del lungo periodo

Il Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con FeBAF, ha proposto nell’ambito del Salone del Risparmio 2014 una conferenza dedicata agli investimenti di lungo periodo.
I concetti di investimento sostenibile e responsabile e di lungo periodo sono evidentemente non coincidenti, ma convergenti. In linea con le politiche europee – volte alla promozione della crescita sostenibile – l’investimento di lungo periodo dovrebbe infatti essere caratterizzato non solo dalla distanza dell’orizzonte temporale di riferimento, ma anche da elementi più qualitativi, legati alle finalità e agli effetti delle attività economiche sottostanti all’investimento, come la valorizzazione del capitale naturale e la partecipazione sociale.
In questo senso, l’analisi degli aspetti ambientali, sociali e di buon governo può diventare uno strumento a favore degli investitori di lungo periodo, catturando  opportunità e rischi, altrimenti sottovalutati.
Per maggiori informazioni e iscrizioni si veda il sito web del Salone del Risparmio 2014.

PFEXPO 2014 Milano

Si è tenuta giovedì 30 gennaio 2014 a Milano presso il Palazzo delle Stelline l’edizione 2014 di PFEXPO, il più importante evento formativo dedicato ai professionisti della finanza.
Il Forum per la Finanza Sostenibile ha partecipato insieme ad alcuni gestori al modulo  “Perché investire nella finanza sostenibile e responsabile: nuove opportunità per l’industria della distribuzione”, nell’ambito del Percorso Arancio “Costruzione del portafoglio”.

Per  maggiori informazioni sull’iniziativa: http://www.pfexpo.it/

La sostenibilità delle aziende italiane

Finanza sostenibile, trasparenza e key performance indicator

Investire responsabilmente in commodity: si può?

L’investimento responsabile dei fondi pensione come strumento di democrazia economica

Regolare i mercati finanziari: il ruolo dei policy maker

Comunicazione SRI, frontiera sostenibile?

La ricostruzione post-terremoto: come ridurre i danni e farne il motore di uno sviluppo sostenibile

Il terremoto che ha colpito l’Emilia, il Veneto e la Lombardia nel maggio del 2012 è stata la catastrofe naturale più grave che ha colpito l’Europa nell’ultimo anno. Tuttavia, il territorio nel quale il sisma si è verificato è caratterizzato da un contesto economico, sociale e istituzionale che ha saputo reagire immediatamente con determinazione, coesione e impegno alla ricostruzione dell’intera comunità. Un’esperienza che ha un valore nazionale, anche per le implicazioni generali che essa propone, a cominciare dalle modalità con le quali il Paese è chiamato a gestire le emergenze conseguenti alle catastrofi naturali. Per questo, a distanza di un anno, è essenziale discutere degli aspetti che questo drammatico evento propone in termini di sviluppo economico e imprenditoriale, tutela del lavoro e dell’occupazione, ma anche di come la ricostruzione combina la salvaguardia del patrimonio culturale, storico, architettonico paesaggistico e ambientale, la dimensione sociale della comunità, con l’innovazione e lo sguardo rivolto al futuro, in un quadro di rispetto della legalità e dei diritti. In sintesi, cosa significa collocare la ricostruzione all’interno di una strategia e di politiche che abbiano a riferimento uno  sviluppo sostenibile. Che non può prescindere dalla partecipazione, dal coinvolgimento e dal protagonismo dei diversi soggetti, sociali, economici e istituzionali, non solo del territorio, ma dell’intero Paese.

Per informazioni: sostenibilita@unipol.it